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Il restauro di mobili antichi a Treviso

Il recupero di un mobile antico è reso possibile da opportune e sapienti operazioni di restauro, che rivestono un ruolo delicato e importante.

Spesso si suppone che soltanto le opere d’arte di pittura, scultura e architettura meritino l’utilizzo di moderni e sofisticati apparecchi scientifici da affiancare agli antichi sistemi di lavorazione.

La stessa attenzione, gli stessi studi e le medesime tecniche devono tuttavia essere applicate nel restauro dei mobili, troppo spesso infatti si incorre in restauri eseguiti con scarsa cognizione e con poco rispetto per l’integrità dell’oggetto e il suo valore storico e artistico.

Il lavoro di restauro deve essere eseguito da persone qualificate, capaci di ridare all’oggetto, l’antico splendore, nel rispetto della sua integrità.

La nostra azienda dal 1963 si occupa di restauro di mobili antichi a Treviso e la conoscenza delle tecniche è sempre affiancata da una grande passione, descrivere il corretto modo di intervenire, e spiegare i criteri utilizzati nel restauro è per noi elemento fondamentale da donare al nostro cliente.

Per questi motivi abbiamo pensato di inserire nel nostro sito anche una sezione dedicata all’arte del restauro del mobile antico, perché per noi il definirsi Antiquario è anche questo.

Brevi articoli racconteranno l’arte del restauro del mobile.

Quando si parla di restauro di un mobile si intende tutte quelle operazioni utili a ripristinare uno stato preesistente o di rimozione delle cause di logorio e distruzione.

Si vuole pertanto ritrovare quanto rimane della situazione iniziale, accettando i segni lasciati dal tempo, e se necessario ricostruire quelle parti necessarie alla sua integrità e stabilità.

Ricordiamo sempre che il legno è una materia viva, deperibile in particolari condizioni di calore e umidità, l’eccessiva umidità lo fa dilatare, mentre un clima troppo secco lo fa restringere e spaccare, se esposto ai raggi solari il legno schiarisce e si restringe sulla fascia esposta creando una concavità.

Il legno poi è soggetto all’attacco dei parassiti, sia vegetali (muffe) che animali (tarli e tarme), assorbe acqua, oli e altri liquidi la cui colorazione penetra in profondità, infine è tenero, pertanto scalfibile e logorabile facilmente col semplice uso.

Vi sono poi altri elementi che il restauratore deve prendere in considerazione, un mobile può avere altri materiali utili alla costruzione o al solo scopo ornamentale, anch’ essi soggetti a deperimento.

Pensiamo a colle, vernici, ferramenta, gesso, bolo, dorature, cere, oli, se le colle seccano diventano friabili, il gesso crepa e si sfalda, l’oro si stacca, le vernici cristallizzano, sbiancano, le cere volatilizzano, i chiodi arrugginiscono, e tanto altro ancora.

Il restauratore attraverso le sue conoscenze dei legni, delle loro caratteristiche e delle tecniche di costruzione deve considerare ogni mobile un caso a parte e di volta in volta decidere quale intervento di restauro intende effettuare.

Esistono poi tipologie diverse di restauro sul mobile antico, a seconda delle condizioni in cui versa e delle richieste del committente.

Il “Restauro di tamponamento” ha come obiettivo quello di conservare e salvare il mobile e ogni sua parte così come si trova, compresa la lucidatura originale e successive, polvere e sporco vengono tolti senza però asportare con essi la patina del tempo, le parti in via di corrosione vengono consolidate con appositi prodotti, si effettua una appropriata disinfestazione per eliminare parassiti, vengono rimosse le condizioni di cattiva conservazione come l’umidità o l’eccessiva secchezza, e alla fine una verniciatura volatile con cere formerà sulla superficie una pellicola protettiva.

E’ questo un intervento che rientra nel concetto ampio di restauro ma che non tocca tutte le sue tappe.

Il “Restauro conservativo”, restituisce al mobile il suo originale aspetto, ma rispettando il normale invecchiamento e gli interventi di restauro precedenti che non abbiano alterato l’oggetto.

Il legno corroso viene consolidato ma senza effettuare sostituzioni, possono essere fatti tasselli o verghe ma ben visibili, la struttura non deve essere intaccata o modificata, la pulizia e la verniciatura avviene come per il restauro di tamponamento.

Quando parliamo di “Restauro di ripristino” si intende ciò che più frequentemente viene effettuato.

Al mobile viene restituita ogni funzionalità, le parti rovinate reintegrate con stuccature e tasselli, ripristinate la perpendicolarità e la verticalità, eliminate le aggiunte posteriori, chiudere le fessure ed i fori dei tarli, incollate le parti impiallacciate o lastronate che necessitano, controllati i lavori di tarsia, e la doratura, staccare pulire e rincollate le cornici, rendere funzionanti cerniere e serrature, riparare o ricostruite le guide dei cassetti consumate dall’attrito, sistemare le maniglie rotte o sostituirle se non pertinenti all’epoca.

A questo punto se il mobile non presenta la lucidatura originale o è rovinata in più punti, viene rilucidato rigorosamente a mano.